Weekly Playlist N.28 (2022)

 

Settembre nero sfonda la porta e ci mette di fronte ad un autunno in cui a ciascuno verrà chiesto (non certo secondo bisogni e possibilità) di fare scelte e rinunce in più di un settore. Nella fattispecie le webzine che ammorbano l’internet dovranno tra una manciata di mesi stilare il bilancio del terzo anno consecutivo di spensierato Kali Yuga, e noialtri che oltretutto siamo già a buon punto non abbiamo però mezza voglia, come del resto ci vantiamo da almeno un biennio ad oggi, di piegarci alle logiche da hit parade rincorrendo invero la qualità delle proposte invece che la mediaticità delle suddette. Ne avrete la riprova a dicembre sebbene inizierete ad accorgervene già tra qualche pezzo: questo giovedì ad ogni modo si comincia non con le intriganti preview ultimamente spuntate come funghi, ma rivedendo un attimino la quaterna di ricorrenze alternatesi durante le ultime due settimane. Troppo facile del resto quando la prima fiammata porta il nome di “From Times In Kingdoms…” e ci riporta all’età d’oro delle sinfonie norrene, quando una bomba tipo Witchcraft” degli Obtained Enslavement poteva addirittura passare sotto silenzio nonostante la meraviglia di quei tastieroni fuori dal mondo. E se quelli di Pest e soci erano fuori dal mondo, quelle dell’invece transalpino Vindsval in versione The Eye arrivavano dritte dritte dall’oltrespazio e ci incantavano ogni volta che ascoltavamo Supremacy”, ripreso dopo venticinque anni con appunto “My Supremacy” a passare il testimone da 1997 a 2002. Tempo infatti un lustro preciso e arriva “Awaiting Old Millennium Return” a riportare un po’ di ciccia tra osso e pelliccia, specialità dei polacchi Arkona di cui fulgido esempio fu due decadi or sono il massiccio Nocturnal Arkonian Hordes”. Ancor più ingiustamente bypassata dall’attenzione pubblica rispetto alla già sottovalutata divisione d’assalto slava, la meteora The Wicked a pochissimi giorni di distanza risolveva il dubbio amletico di come avrebbero suonato i maestri della pomposità finnica se rinchiusi dentro una fabbrica di replicanti; il risultato fu …For Theirs Is The Flesh”, scrigno di incubi meccanici in bilico tra Finntroll e Dødheimsgard da cui uscirono piccole gemme quali “Black Gallows (The Ascension)”, insieme alle tante altre le quali vi consigliamo al più presto di approfondire. A vent’anni di distanza da tale tesoro nascosto, la Terra dei Mille Laghi continua come ben sapete a consegnare all’umanità opere pregiate a firma di una moltitudine di grandi monicker, due dei quali tra l’altro ritornati a farsi sentire dopo considerevoli periodi di quiete. Per chi si era trovato lievemente in imbarazzo di fronte agli svarioni Dungeon sentiti un annetto fa, la presenza del commando Goatmoon con due pezzi di onesto metallo nero sullo split fresco di stampa insieme ai sodali Thy Serpent (più quel greco con la fissa per la Germania noto come Wolfnacht) sarà un’alquanto lieta riconferma, anche se pure un’ottima “Bestial Ophera” rischia di impallidire se messa a confronto col regale quarto d’ora “The Endless Journey Begins” composto invece dal feldmaresciallo Sami Tenetz. Cavalcando la tigre attraverso i confini più caldi dell’attuale scacchiere globale, ci si trasferisce un secondo in Russia per segnalare alle plebi l’interessante secondo full-length degli Zatemno in arrivo tra una settimana precisa, chiamato dalle genti non use al cirillico In Hell” ed aperto a suon di folkeggiante Rock ‘n’ Roll col dittico “Gloomy / Separated”, mentre per il 30 è invece in programma il debutto dei Précieux Sang Les Nuits De Gethsémani”, la cui anteprima “Le Sang Du Mystère” mostra tutte le buone qualità dei francofoni del Canada. Legittimo però anche voler ascoltare qualche traccia non di nove minuti e passa, magari da dischi già disponibili sul mercato; ecco dunque “Arise From The Tyrants Catacombs”, grattugiata sulla faccia posta dagli olandesi Blood Tyrant in apertura al nuovo Codex Cruor” rilasciato durante agosto, per il gaudio di chi il suo Black Metal lo vuole breve ed intenso come il Demonio comanda. La notizia bomba però la abbiamo tenuta in fondo, da scafati showmen della musica estrema quali siamo noialtri, e ve la tiriamo addosso senza troppi complimenti annunciando il rilascio, in cabalistica data 11 novembre, del prossimo opus della saga Kampfar. Siccome non ci va troppo di questionare sui metodi di promozione di Til Klovers Takt” vi lasciamo perciò a riflettere di fronte alla stupenda “Flammen Fra Nord”, augurandoci che persino dopo questa stramba tattica emerga tutto il fenomenale talento dei norvegesi, magari insieme al prossimo disco dell’anno.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Obtained Enslavement“From Times In Kingdoms…” (from Witchcraft”, Wounded Love Records 1997)

2. Goatmoon“Bestial Ophera” (from Thy Serpent / Wolfnacht / Goatmoon” (Split), No Sign Of Live Records 2022)

3. Zatemno“Gloomy / Separated” (from In Hell”, Heidens Hart Records 2022)

4. Arkona“Awaiting Old Millennium Return” (from Nocturnal Arkonian Hordes”, Eclipse Productions 2002)

5. Kampfar“Flammen Fra Nord” (from Til Klovers Takt”, Indie Recordings 2022)

6. Précieux Sang“Le Sang Du Mystère” (from Les Nuits De Gethsémani”, Eisenwald Tonschmiede 2022)

7. The Wicked“Black Gallows (The Ascension)” (from …For Theirs Is The Flesh”, Spikefarm Records 2002)

8. Blood Tyrant“Arise From The Tyrants Catacombs” (from Codex Cruor”, Tour De Garde Records 2022)

9. The Eye – “My Supremacy” (from Supremacy”, Velvet Music International 1997)

10. Thy Serpent“The Endless Journey Begins” (from Thy Serpent / Wolfnacht / Goatmoon” (Split), No Sign Of Live Records 2022)

Michele “Ordog” Finelli

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